La valutazione degli outcome nella quotidianità lavorativa dell'Educatore Professionale

 

Presentazione

 

Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di ANEP ha ritenuto importante disporre di modelli e strumenti per declinare l’agire educativo secondo le aspettative di efficacia ed appropriatezza sempre più̀ presenti nei gestori dei servizi e nell’opinione pubblica, maturando un approccio evidence-based anche in ambito educativo. Ciò è possibile se si adottano in modo sistematico strumenti di valutazione di esito/outcome per le progettualità̀ messe in atto nei diversi ambiti di impegno. Su questo tema, infatti, si gioca la legittimazione professionale soprattutto nelle équipe multiprofessionali.

 

Con la stesura e divulgazione delle qui sotto riportate "Linee d’indirizzo sulla valutazione degli outcome" il CTS si propone di svolgere un’azione di sensibilizzazione al tema, per portarlo all’attenzione della comunità̀ professionale e così fornire strumenti e conoscenze per sostenere le pratiche valutative. Esse, nel loro insieme, suggeriscono di porsi continue domande sull’efficacia del lavoro educativo svolto a partire dall’esperienza quotidiana; ogni punto, invece, definisce termini e dà indicazioni su percorsi attuabili. Da ciascuno di questi si possono delineare diversi percorsi di approfondimento: come orientamento nel lavoro educativo, come riferimento per accompagnare processi valutativi; o ancora per la costruzione di pratiche valutative se queste risultino assenti o la loro integrazione volta al miglioramento. E’ infine auspicabile che i diversi punti possano costituire degli spunti per avviare sperimentazioni e ricerche sul tema.

 

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Dicembre 2023

Linee di indirizzo sulla valutazione degli outcome

 

  1. Nel lavoro educativo/riabilitativo la valutazione degli esiti/outcome rappresenta una delle principali modalità di legittimazione della professione. Per questa ragione va realizzata in modo sistematico poiché, attraverso di essa, è possibile dare evidenza dell’efficacia degli interventi messi in atto, all’interno di progetti e programmi predefiniti. In questo documento si identificano gli elementi qualificanti della valutazione negli interventi educativi/riabilitativi.

 

  1. La valutazione degli esiti/outcome è l’esplicitazione dei risultati raggiunti attraverso l’utilizzo di scale di valutazione riconosciute/validate, e quando disponibili Linee Guida. Tali esiti riguardano principalmente gli obiettivi che hanno orientato gli interventi, senza trascurare elementi inattesi emersi lungo il processo. Gli esiti/outcome non vanno confusi con la rendicontazione delle prestazioni (output).

 

  1. L’approccio educativo considera sempre la persona nella sua globalità, anche quando si tratta di soggetti con elevati bisogni sanitari. La visione antropologica su cui si fonda l’azione educativa è biopsicosociale e, di conseguenza, la valutazione (come gli interventi) è attenta anche agli aspetti esistenziali, relazionali e contestuali, accanto a quelli propriamente clinico-riabilitativi. In questa ottica, è possibile e necessario predefinire degli indicatori positivi di esito (ad es.: autodeterminazione, benessere, inclusione, qualità̀ della vita, recovery, ecc.), che possono fungere da guida agli interventi educativi e che diventano oggetto di valutazione.

 

  1. La valutazione educativa non può prescindere da una raccolta strutturata di dati, che possono essere di tipo quantitativo e/o qualitativo. Questo principio metodologico si riflette sulla tipologia di strumenti utilizzati per la valutazione di esito. Tali strumenti possono essere costruiti secondo necessità e contesti di applicazione oppure adattando l’uso di strumenti già disponibili. Tali strumenti dovranno fornire una raccolta di dati replicabile da parte di un altro valutatore.
  1. La raccolta di dati e informazioni può avere un duplice scopo: rendicontare l’efficacia del lavoro svolto (accountability) e/o migliorare progettualità ed interventi (learning). L’utilizzabilità̀ dei dati raccolti è favorita dalla loro aggregazione in quadri di sintesi.

 

  1. Oltre ad essere utili per rendicontare e comprendere quanto avvenuto, gli strumenti devono essere utilizzabili, cioè devono richiedere risorse di tempo ed energie proporzionate agli interventi messi in atto.

 

  1. È opportuno che gli esiti della valutazione siano condivisi con i soggetti coinvolti direttamente e indirettamente, stabilendo, a seconda delle condizioni contestuali e personali, tempi e modalità̀.

 

  1. La valutazione degli esiti/outcome richiede un raffronto, a distanza di tempo, con un assessmentiniziale. Quando esso non è disponibile o sono presenti informazioni di altra natura/professionalità, è responsabilità dell’Educatore Professionale mettere a fuoco ciò che gli interessa sapere/capire/conoscere per finalizzare l’intervento educativo a precisi obiettivi di miglioramento biopsicosociale.

 

  1. La valutazione degli esiti è parte di un processo circolare nel quale l’avvio è strettamente legato a ciò che l’ha preceduto (assessment) e la sua conclusione sarà preliminare ad un’ulteriore riprogettazione.

 

  1. È importante che la metodologia, gli strumenti utilizzati, la modalità di raccolta dei dati e la valutazione degli esiti siano resi pubblici al fine dell’implementazione di progetti di ricerca e di pubblicazioni (convegni, seminari, formazione ECM, articoli, ecc.).

Il Comitato Tecnico Scientifico di ANEP ATS si è fatto promotore di un gruppo di lavoro ristretto che ha avuto il compito di confrontare esperienze e buone prassi in tema di valutazione degli esiti degli interventi educativi. Notoriamente si tratta di una questione problematica e complessa, perché riguarda l’efficacia dell’agire educativo nei vari contesti operativi (cioè i “risultati” che si ottengono), ma che va dipanata per dare ancora maggior spessore e legittimità al contributo professionale degli educatori nei diversi servizi.

 

Sono stati invitati a far parte del gruppo di lavoro coloro che hanno maturato esperienze e sviluppato e/o utilizzato strumenti specifici a questo riguardo. Il gruppo ha avuto come obiettivo di lavoro la produzione di indicazioni (protocolli, istruzioni operative, etc.) da divulgare agli Educatori Professionali.


Hanno manifestato interesse a partecipare più di 40 Educatori Professionali sul territorio nazionale. Ad ognuno è stato inviato un questionario per raccogliere utili informazioni per organizzare al meglio il lavoro da portare a termine. Il questionario è stato compilato da 38 EP, 30 dei quali hanno partecipato ad un primo incontro di presentazione fatto il 19 aprile 2022, nel quale si sono chiariti gli scopi e l’impegno richiesto. A tutti è stato inviato il materiale illustrato ed il link per rivedere l’incontro, chiedendo di dare conferma dell’interesse, conferma che è stata data da 21 EP.

 

 

Gruppo n. 2 - La valutazione degli outcome nell'area del disagio psichico e delle dipendenze: clicca qui per visionarle!!

Componenti finali del gruppo: Chiara Airaldi, Davide Barban, Anna Mazzola, Angela Nesi, Claudia Piro, Carlo Scovino, Giovanni Valle

 

Gruppo n. 3 - La valutazione degli outcome nell'area dei servizi residenziali per anziani e per persone con disabilità complesse. clicca qui per visionare quanto elaborato dal gruppo! Nel settembre del 2024 è avvenuta anche la pubblicazione del libro "La vita di qualità nelle RSA e nelle case di riposo. Strumenti di progettazione e valutazione" edito da Carocci Editore.

Componenti finali del gruppo: Luciano Pasqualotto, Maria Luisa Valenta, Elena Salvatore, Noemi Tassi, Massimo Scarpetta, Elena Mignani.

 

 

 

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