La valutazione degli outcome nella quotidianità lavorativa dell'Educatore Professionale
Presentazione
Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di ANEP ha ritenuto importante disporre di modelli e strumenti per declinare l’agire educativo secondo le aspettative di efficacia ed appropriatezza sempre più̀ presenti nei gestori dei servizi e nell’opinione pubblica, maturando un approccio evidence-based anche in ambito educativo. Ciò è possibile se si adottano in modo sistematico strumenti di valutazione di esito/outcome per le progettualità̀ messe in atto nei diversi ambiti di impegno. Su questo tema, infatti, si gioca la legittimazione professionale soprattutto nelle équipe multiprofessionali.
Con la stesura e divulgazione delle seguenti "Linee d’indirizzo sulla valutazione degli outcome" il CTS si propone di svolgere un’azione di sensibilizzazione al tema per portarlo all’attenzione della comunità̀ professionale e di fornire strumenti e conoscenze per sostenere pratiche valutative. Esse, nel loro insieme, suggeriscono di porsi continue domande sull’efficacia del lavoro educativo svolto a partire dall’esperienza quotidiana; ogni punto, invece, definisce termini e dà indicazioni su percorsi attuabili. Da ciascuno di questi si possono delineare diversi percorsi di approfondimento: come orientamento nel lavoro educativo, come riferimento per accompagnare processi valutativi; o ancora per la costruzione di pratiche valutative se queste risultino assenti o la loro integrazione volta al miglioramento. E’ infine auspicabile che i diversi punti possano costituire degli spunti per avviare sperimentazioni e ricerche sul tema.
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Linee di indirizzo sulla valutazione degli outcome
- Nel lavoro educativo/riabilitativo la valutazione degli esiti/outcome rappresenta una delle principali modalità di legittimazione della professione. Per questa ragione va realizzata in modo sistematico poiché, attraverso di essa, è possibile dare evidenza dell’efficacia degli interventi messi in atto, all’interno di progetti e programmi predefiniti. In questo documento si identificano gli elementi qualificanti della valutazione negli interventi educativi/riabilitativi.
- La valutazione degli esiti/outcome è l’esplicitazione dei risultati raggiunti attraverso l’utilizzo di scale di valutazione riconosciute/validate, e quando disponibili Linee Guida. Tali esiti riguardano principalmente gli obiettivi che hanno orientato gli interventi, senza trascurare elementi inattesi emersi lungo il processo. Gli esiti/outcome non vanno confusi con la rendicontazione delle prestazioni (output).
- L’approccio educativo considera sempre la persona nella sua globalità, anche quando si tratta di soggetti con elevati bisogni sanitari. La visione antropologica su cui si fonda l’azione educativa è biopsicosociale e, di conseguenza, la valutazione (come gli interventi) è attenta anche agli aspetti esistenziali, relazionali e contestuali, accanto a quelli propriamente clinico-riabilitativi. In questa ottica, è possibile e necessario predefinire degli indicatori positivi di esito (ad es.: autodeterminazione, benessere, inclusione, qualità̀ della vita, recovery, ecc.), che possono fungere da guida agli interventi educativi e che diventano oggetto di valutazione.
- La valutazione educativa non può prescindere da una raccolta strutturata di dati, che possono essere di tipo quantitativo e/o qualitativo. Questo principio metodologico si riflette sulla tipologia di strumenti utilizzati per la valutazione di esito. Tali strumenti possono essere costruiti secondo necessità e contesti di applicazione oppure adattando l’uso di strumenti già disponibili. Tali strumenti dovranno fornire una raccolta di dati replicabile da parte di un altro valutatore.
- La raccolta di dati e informazioni può avere un duplice scopo: rendicontare l’efficacia del lavoro svolto (accountability) e/o migliorare progettualità ed interventi (learning). L’utilizzabilità̀ dei dati raccolti è favorita dalla loro aggregazione in quadri di sintesi.
- Oltre ad essere utili per rendicontare e comprendere quanto avvenuto, gli strumenti devono essere utilizzabili, cioè devono richiedere risorse di tempo ed energie proporzionate agli interventi messi in atto.
- È opportuno che gli esiti della valutazione siano condivisi con i soggetti coinvolti direttamente e indirettamente, stabilendo, a seconda delle condizioni contestuali e personali, tempi e modalità̀.
- La valutazione degli esiti/outcome richiede un raffronto, a distanza di tempo, con un assessmentiniziale. Quando esso non è disponibile o sono presenti informazioni di altra natura/professionalità, è responsabilità dell’Educatore Professionale mettere a fuoco ciò che gli interessa sapere/capire/conoscere per finalizzare l’intervento educativo a precisi obiettivi di miglioramento biopsicosociale.
- La valutazione degli esiti è parte di un processo circolare nel quale l’avvio è strettamente legato a ciò che l’ha preceduto (assessment) e la sua conclusione sarà preliminare ad un’ulteriore riprogettazione.
- È importante che la metodologia, gli strumenti utilizzati, la modalità di raccolta dei dati e la valutazione degli esiti siano resi pubblici al fine dell’implementazione di progetti di ricerca e di pubblicazioni (convegni, seminari, formazione ECM, articoli, ecc.).
Dicembre 2023
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